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Il rifugio

Foto: Lorenzo Manni

La storia del rifugio FALC

L’idea della “Capanna FALC” nacque nell’estate del 1945, giusto dopo le tragedie della guerra. Un gruppo di soci FALC aveva ottenuto dal CAI Milano l’uso esclusivo della allora inutilizzata Capanna Bertacchi al Lago d’Emet. Là venne organizzato il XXV cccantonamento sociale. Dati i tempi, si dovette provvedere a tutto: al trasporto dei viveri, alla cucina, al riscaldamento, alle pulizie. 

Proprio attraverso quella intensa esperienza di vita in comune, che suscitava una serena amicizia, germogliò il sogno di avere una propria Capanna dove poter rivivere le stesse sensazioni. Venne costituita una Commissione Rifugio, e si iniziarono a raccogliere fondi. Si discusse a lungo tra i soci sull’opportunità di costruirlo ex-novo al Pian dei Resinelli, dove la FALC aveva un terreno, che però era posto vicino a una strada e di certo non soddisfaceva l’idea di potervi costruire una capanna sociale in un luogo non affollato. 

Nel novembre del 1948, nel corso di una traversata da Gerola a Introbio, un socio venne a sapere da un valligiano che una certa “Baita Bola”, posta lungo il percorso, era in vendita. Fatto un sopralluogo, la Commissione fece un rapporto positivo al Consiglio FALC che ne decise l’acquisto e la trasformazione per l’anno successivo nel “Rifugio FALC al Pizzo Varrone”. Il lavoro di preparazione burocratico, tecnico e logistico, non fu facile. Si dovettero sollecitare delibere comunali e approvazioni provinciali, cercare operai specializzati, organizzare il trasporto dei materiali; ci furono soci che si recarono sul luogo per oltre venti domeniche di seguito (allora non c’erano “settimane corte”); si dovette organizzare una raccolta extra di fondi (fu lanciato un prestito per il Rifugio, rimborsabile con buoni di pernottamento, che poi finirono…in gloria). I lavori poterono cominciare solo dopo la metà di giugno. Si iniziò alacremente a demolire il tetto della baita, ad innalzare le pareti perimetrali, ad armare il nuovo tetto, ad erigere i muri interni, le porte e le finestre, a scavare il terreno in cui la costruzione era affondata, e ad arredare i locali con materiali offerti dai soci. I trasporti furono facilitati dalla concessione della Società Orobia di usufruire delle proprie teleferiche che da Gerola portavano al Lago d’Inferno. Molti soci trascorsero le loro ferie a pulire, montare, sistemare, con la sola parziale pausa: domenica, in cui ci si poteva riposare scendendo a piedi a Gerola per il precetto festivo, con successiva risalita al cantiere. 

Finalmente il 18 settembre 1949 il rifugio FALC, dopo meno di tre mesi di intenso lavoro, veniva inaugurato alla presenza di moltissimi soci e di rappresentanze di società alpinistiche, con la benedizione del socio don Enrico Cattaneo, con la gamba ingessata, che lo costrinse a salire in teleferica e ad essere poi trasportato dai soci su una improvvisata portantina fino alla soglia della nostra nuova amata e faticata capanna sociale. Nel 1952 veniva poi costruita e inaugurata la cappellina, che, dall’alto del cocuzzolo dove sorge, occhieggia protettrice verso il Rifugio. Per anni il rifugio è stato meta di gite e di brevi pernottamenti estivi da parte di soci e di associazioni diverse, ma per la maggior parte dell’estate restava chiuso, come molti altri rifugi privati, e faceva pena il saperlo con porta e finestre sbarrate. Dal 1987 il Rifugio ha cominciato ad essere aperto durante il periodo estivo e ad offrire ospitalità ai soci e agli alpinisti.

Dove si trova il rifugio Falc

Il Rifugio FALC è situato poco sotto la Bocchetta di Valvarrone ai piedi del Pizzo Varrone e quindi appartiene geograficamente alla Valvarrone ed amministrativamente al Comune di Introbio. 

Esso possiede 30 posti letto in cuccetta e fa servizio di alberghetto da metà giugno a fine agosto. Aperto nei fine settimana dell’autunno finchè il tempo lo permette. Durante la primavera e l’autunno è meglio chiamare prima per assicurarsi dell’apertura. Durante la stagione estiva le prenotazioni si prendono SOLO telefonicamente non essendoci connessione internet al rifugio. 

Il Rifugio è posto di tappa dell’Alta Via della Valsassina, si trova sull’Antica via del Bitto, è punto di partenza per le ascensioni al Pizzo Tre Signori, al Pizzo Trona ed al Pizzo Varrone ed è infine al centro di numerose escursioni ad anello delle Orobie Occidentali. Recentemente sono state inoltre aperte vie di arrampicata sulle placche del Pizzo dei Tre Signori, della Sfinge e del Falso Trona, tutte facilmente raggiungibili dal Rifugio

Per info e prenotazioni: